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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


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Inserito il - 03 lug 2011 : 07:21:00
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I budelli naturali, che possono essere suini, bovini, ovicaprini ed equini, sono ricavati da diverse parti dell'intestino. I più diffusi sono:
- il budello torto, definito anche baggetta (ma anche bagetta, vianella, ecc.). E' in pratica l'intestino tenue, ed è adatto per salami di piccole dimensioni e per varie tipologie di salsiccia. E' probabilmente il tipo di budello più facile da reperire. Per le salsicce sottili destinate al consumo fresco di solito si utilizza quello ovino, mentre per salumi come i cacciatorini o le salsicce di dimensioni più generose (anche destinate alla stagionatura) viene utilizzato quello suino o bovino (talvolta chiamato "torta").
- il budello diritto o filzetta (*), che è ricavato dalla prima parte dell'intestino retto dei suini ed è utilizzato per buona parte dei salumi destinati a stagionature medio-lunghe. Da non confondere con il "dritto bovino", che è invece il colon (ovviamente dei bovini).
- il budello gentile, ricavato dall'ultima parte dell'intestino retto, è destinato solitamente a salumi di pregio come il Felino. Viene definito anche "budello della rosa".
- il budello cieco noto anche come muletta o bondeana, ricavato appunto dall'intestino cieco, viene utilizzato per avvolgere salumi quali la coppa ma anche in alcuni casi i cotechini.
- il budello crespone, ottenuto dall'intestino crasso.
(*) Con il termine "filzetta" vengono localmente indicati anche budelli ricavati dall'intestino crasso, ed anzi alcuni salumi quali il Varzi, il Nobile dei colli Tortonesi, il Salame Cuneo, hanno tra le loro tipologie anche una "filzetta", che è un salame di dimensione intermedia all'interno della gamma della specifica tipologia.
Oltre ai budelli esistono altri involucri utilizzati per insaccare i salumi:
- La Vescica di maiale oppure di bovino. Quella di maiale è utilizzata per salumi tipici quali la salama da sugo ferrarese, il culatello e in alcuni casi anche la 'nduja calabrese. La vescica bovina invece viene riservata all'insaccatura di mortadelle di pregio.
- La cotenna viene utilizzata per alcuni insaccati destinati alla cottura (tricorno e cappello del prete). La cotenna delle zampe, comprendente anche le ossa del piede, viene invece utilizzata per insaccare gli zamponi.
Infine esistono (e sono ampiamente utilizzati dall'industria) i budelli artificiali.
I budelli artificiali rappresentano un ripiego per il Salumificatore Casalingo, visto che ove è possibile è sempre meglio utilizzare budelli naturali. Tuttavia in qualche caso, ad esempio quando si ha la necessità di budelli di dimensioni particolarmente generose, il budello artificiale può rappresentare una soluzione. Questo tipo di involucro può avere varie origini, ed essere a base di collagene, di cellulosa o addirittura di materiale plastico.
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Paolo Sossai - SITE ADMIN
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arlex
Utente

Stato: Italy
2 Messaggi |
Inserito il - 11 feb 2012 : 07:06:58
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Non vedo il budello chiamato filzetta, che parte e'? |
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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


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Prov.: Torino
Città: Torino - Genova
1869 Messaggi |
Inserito il - 11 feb 2012 : 16:21:34
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quote: Originally posted by arlex
Non vedo il budello chiamato filzetta, che parte e'?
Vista la confusione che regna nel campo delle denominazioni locali dei budelli, può essere riferita al budello diritto o, più frequentemente, ad una parte dell'intestino crasso. |
Paolo Sossai - SITE ADMIN
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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


Stato: Italy
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1869 Messaggi |
Inserito il - 11 feb 2012 : 16:37:20
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Visto che abbiamo "riaperto" questo topic, vorrei fare una considerazione. Tempo fa ho letto una interessante osservazione di Alessandro (Ale, se ritrovi il topic sei pregato di linkarlo o di riscrivere nuovamente le tue interessanti conclusioni) nel quale si rimarcava l'importante funzione dei budelli di diverso spessore e dimensione nella maturazione dei salumi. L'aspetto che tuttavia non è spesso messo in evidenza è che, prima di essere involucro per salumi, l'intestino è un importante apparato destinato ad assorbire nutrienti. Quindi ogni parte ha una differente struttura cellulare, con conseguente diversa "risposta" ai fenomeni che avvengono nel corso della stagionatura. Non si tratta, quindi, solo di un maggiore o minore spessore, ma anche di intrinseca capacità di trattenere (o cedere) liquidi, e non solo... |
Paolo Sossai - SITE ADMIN
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Alessandro
Amministratore

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1512 Messaggi |
Inserito il - 12 feb 2012 : 00:45:40
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Il topic è qui http://www.sossai.net/salumi/forum/topic.asp?TOPIC_ID=323
E la mia considerazione è la seguente
Ogni tipo di budello conferisce al salume caratteristiche diverse poichè ha a sua volta caratteristiche diverse: il tipo di grasso accumulato è diverso, così come odori e sapori dei budelli stessi sono tra loro diversi. Occorre ricordare che, come le carni risentono della dieta dell'animale, così le differenti caratteristiche dei budelli risentono dell'alimentazione: un maiale è comunque un onnivoro, bovini e caprini (con la sottofamiglia degli ovini) no, e questo, indipendentemente dalla pura e semplice esigenza di utilizzare un "contenitore", fa la differenza. |
Alessandro Morreale Amministratore
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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


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1869 Messaggi |
Inserito il - 13 mar 2012 : 17:43:32
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quote: Originally posted by Alessandro
Ogni tipo di budello conferisce al salume caratteristiche diverse
Aggiungerei anche una differenza tra l'utilizzo di budello fresco, cioè appena estratto dal maiale (pratica, peraltro, non del tutto compatibile con il Regolamento CE N. 853/2204) e di budello conservato sotto sale (o essiccato). La differenza, percepibile anche nel sapore generale dell'insaccato, sta soprattutto nel fatto che il budello fresco fermenta assieme alla carne che contiene, mentre il budello salato è già sostanzialmente fermentato...
P.S.: ovviamente, ma è un'opinione del tutto personale, trovo che i salami insaccati nel budello fresco (opportunamente trattato) abbiano un sapore molto migliore rispetto a quelli insaccati nel budello salato.
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Paolo Sossai - SITE ADMIN
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marcello190
SAC

Stato: Italy
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Inserito il - 19 nov 2012 : 12:13:32
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Ho un dubbio (sicuramente il dubbio e' fesso) sui budelli in genere e cioe', il budello deve essere utilizzato rovesciandolo oppure no? mi spiego meglio, quando ho insaccato le due lombate nella bondeana, ho notato che nella parte interna del budello c'erano degli "sfilacci", invece la parte esterna era bella liscia, ora vi chiedo quale parte del budello, una volta insaccata la carne, deve essere l'esterno? spero di essere stato chiaro. grazie a tutti |
Saluti nostrani
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Alessandro
Amministratore

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Inserito il - 19 nov 2012 : 12:28:53
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Normalmente utilizzo il budello con la parte liscia all'esterno ma direi che non c'è differenza. Nel momento in cui esso asciuga, anche gli "sfilacci" tendono ad aderire, facendo corpo unico |
Alessandro Morreale Amministratore
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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


Stato: Italy
Prov.: Torino
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1869 Messaggi |
Inserito il - 19 nov 2012 : 16:19:20
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quote: Originally posted by Alessandro
Normalmente utilizzo il budello con la parte liscia all'esterno ma direi che non c'è differenza. Nel momento in cui esso asciuga, anche gli "sfilacci" tendono ad aderire, facendo corpo unico
Tempo fa ho provato a insaccare in dritto suino un salame "al contrario", cioè con la parte liscia del budello all'interno. Il vero problema è stato l'irregolare sviluppo delle muffe superficiali, ed anche una certa difficoltà a far aderire bene il budello all'impasto (tendeva a formare più bolle superficiali rispetto all'insacco tradizionale). Però dopo la stufatura si notava una minore tendenza all'incrostatura, rispetto ai colleghi insaccati nel verso giusto  Nel caso del budello "pelato" la differenza è invece trascurabile.
Comunque anche se in genere i salami si insaccano con la parte liscia del budello all'esterno, la domanda è piuttosto interessante, e meriterebbe qualche prova in più, specialmente nel caso di budelli spessi (gentile & C.), anche per verificare se ci sia una differenza apprezzabile a livello di scambio osmotico.
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Paolo Sossai - SITE ADMIN
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Alessandro
Amministratore

Stato: Italy
Prov.: Asti
Città: Asti
1512 Messaggi |
Inserito il - 19 nov 2012 : 16:33:10
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Una piccola osservazione data da una mia prova su Lonza insaccata in cieco di vitello. L'impressione è che, quando insaccato "a rovescio", il budello tenda a staccarsi più facilmente dalla carne, ma è una cosa da verificare su più pezzi |
Alessandro Morreale Amministratore
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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


Stato: Italy
Prov.: Torino
Città: Torino - Genova
1869 Messaggi |
Inserito il - 19 nov 2012 : 17:13:00
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quote: Originally posted by Alessandro
Una piccola osservazione data da una mia prova su Lonza insaccata in cieco di vitello. L'impressione è che, quando insaccato "a rovescio", il budello tenda a staccarsi più facilmente dalla carne
Sì, certo, essendo la parte interna del budello più grassa tende ad avere più coesione con il contenuto. Mettendo invece a contatto la parte esterna con la carne (macinata o a pezzo intero) si avrà sicuramente una pelatabilità più buona, tuttavia con il rischio di piccole sacche d'aria superficiali. Vabbe', ragioniamoci su, di solito da questi brainstorming nascono ottime idee 
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Paolo Sossai - SITE ADMIN
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marcello190
SAC

Stato: Italy
Prov.: Pescara
Città: Montesilvano
127 Messaggi |
Inserito il - 22 nov 2012 : 14:37:46
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post cancellato con tante scuse, non avevo letto con attenzione il post iniziale sui budelli dove ci sono gia' molte cose che volevo sapere.  |
Saluti nostrani
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marcello190
SAC

Stato: Italy
Prov.: Pescara
Città: Montesilvano
127 Messaggi |
Inserito il - 09 dic 2012 : 18:17:29
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Curiosando in un sito specializzato nella vendita di budelli naturali, mi e' capitato di leggere gentile di maiale e di scrofa, a questo punto la domanda sorge spontanea....che differenza c'e' tra i due budelli? |
Saluti nostrani
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baddrottola
SAC Esperto

Stato: Italy
Prov.: Sicilia
Città: Trapani
383 Messaggi |
Inserito il - 11 dic 2012 : 16:31:09
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A proposito di budelli: questa mattina ho comprato 100 filzette da un’industria budella (per la cronaca Industria Siciliana Budella). I budelli erano misti a un po’ di sale grosso ma erano umidi, quasi bagnati. Ho chiamato per farmi dare notizie sulla conservazione di lungo periodo e mi hanno detto che le budella, per non farle ingiallire e incollare tra di loro, devono essere mantenute leggermente bagnate. Io ho detto che sapevo l’esatto contrario e che per una corretta conservazione, le budella devono mantenersi praticamente disidratate dal sale; mi hanno risposto che ero in errore. Via alle chiamate!!!
Ps: a 10 gradi circa e 80% umidità orientativamente per quanto fareste stagionare un salame insaccato in filzetta?
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Jasonmolinari
MODERATORE Sezione Internazionale

Stato: USA
Prov.: GA
Città: Atlanta
617 Messaggi |
Inserito il - 11 dic 2012 : 16:42:08
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quelle che ho io sotto sale sono umide |
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baddrottola
SAC Esperto

Stato: Italy
Prov.: Sicilia
Città: Trapani
383 Messaggi |
Inserito il - 11 dic 2012 : 17:53:55
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e si conservano a lungo? |
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Jasonmolinari
MODERATORE Sezione Internazionale

Stato: USA
Prov.: GA
Città: Atlanta
617 Messaggi |
Inserito il - 11 dic 2012 : 19:24:45
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quote: Originally posted by baddrottola
e si conservano a lungo?
sicuramente piu' di un'anno:) ne ho ancora molti in frigo. |
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baddrottola
SAC Esperto

Stato: Italy
Prov.: Sicilia
Città: Trapani
383 Messaggi |
Inserito il - 11 dic 2012 : 20:21:25
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allora aggiungo un pò d'acqua. Io ho messo un centinaio di filzette in circa 4 chili di sale...tanto qua a Trapani abbonda:) |
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marcello190
SAC

Stato: Italy
Prov.: Pescara
Città: Montesilvano
127 Messaggi |
Inserito il - 19 gen 2013 : 12:44:34
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Vorrei porre una domanda per evitare come ho fatto fin'ora di buttare via, dopo la salumificazione, i budelli in eccesso: Per gli insacchi i budelli si mettono in acqua e aceto per qualche ora (la bondeana l'ho tenuta per due giorni in ammollo) dopo di che si passa alla fase di "insaccaggio", se avanzano dei budelli, come si possono riconservare sotto sale? bisogna farli asciugare per bene e poi affogarli nel sale grosso? cosi' facendo si conservano per parecchio tempo? si possono conservare sotto vuoto? grazie per le risposte. |
Saluti nostrani
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Paolo Esse
AMMINISTRATORE


Stato: Italy
Prov.: Torino
Città: Torino - Genova
1869 Messaggi |
Inserito il - 19 gen 2013 : 15:26:01
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quote: Originally posted by marcello190
se avanzano dei budelli, come si possono riconservare sotto sale? bisogna farli asciugare per bene e poi affogarli nel sale grosso?
Occorre rivoltarli, senza asciugarli troppo, cospargerli di sale grosso e rivoltarli nuovamente, in modo che il sale rimanga anche all'interno. Poi si conservano normalmente sotto sale umido.
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Paolo Sossai - SITE ADMIN
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checcofiacco
Utente

Stato: Italy
Prov.: Bari
Città: bitonto
6 Messaggi |
Inserito il - 18 apr 2013 : 10:33:11
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Ho fatto del salame con il dritto di bue, e le budella che sono avanzate (ancora sotto sale) le ho congelate in sacchetti di plastica per alimenti. Ho fatto bene o ho fatto male? Per quanto tempo posso conservarli congelati? |
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eu66
SAC Esperto

Stato: Italy
Città: Friuli
156 Messaggi |
Inserito il - 18 apr 2013 : 14:57:59
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| checcofiacco ha scritto:
Ho fatto del salame con il dritto di bue, e le budella che sono avanzate (ancora sotto sale) le ho congelate in sacchetti di plastica per alimenti. Ho fatto bene o ho fatto male? Per quanto tempo posso conservarli congelati?
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Bastava che le mettessi in un contenitore in plastica, magari aggiungendo altro sale, nella parte bassa del frigo. Ti durano, così conservate, anche oltre un anno. Non ho mai provato a congelarle, ma temo che l'azione del gelo possa indebolire il tessuto del budello, facilitando il rischio che possa scoppiare in fase di insacco e legatura. |
eugenio |
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Alessandro
Amministratore

Stato: Italy
Prov.: Asti
Città: Asti
1512 Messaggi |
Inserito il - 22 apr 2013 : 22:33:40
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Direi che normalmente non è necessario procedere con il congelamento: sotto sale si conservano per moltissimo tempo. Detto questo direi che potrai tranquillamente usarli il prossimo autunno decongelandoli lentamente,immersi in acqua e lasciandoli in frigorifero un paio di giorni, in modo da non sfibrarli

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Alessandro Morreale Amministratore
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checcofiacco
Utente

Stato: Italy
Prov.: Bari
Città: bitonto
6 Messaggi |
Inserito il - 25 apr 2013 : 16:40:40
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Scusate se risuscito il quesito, per me è molto impoprtante. Grazie |
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checcofiacco
Utente

Stato: Italy
Prov.: Bari
Città: bitonto
6 Messaggi |
Inserito il - 25 apr 2013 : 17:05:07
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Se qualche esperto vuole essere così gentile da rispondermi, gli sarei infinitamente grato. Grazie |
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Alessandro
Amministratore

Stato: Italy
Prov.: Asti
Città: Asti
1512 Messaggi |
Inserito il - 26 apr 2013 : 21:56:07
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| checcofiacco ha scritto:
Se qualche esperto vuole essere così gentile da rispondermi, gli sarei infinitamente grato. Grazie
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Ciao, hai avuto due pareri in data 18 Apr e 22 Apr, detto questo, il mio te lo reinserisco 
"Direi che normalmente non è necessario procedere con il congelamento: sotto sale si conservano per moltissimo tempo. Detto questo direi che potrai tranquillamente usarli il prossimo autunno decongelandoli lentamente,immersi in acqua e lasciandoli in frigorifero un paio di giorni, in modo da non sfibrarli"
Alessandro
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Alessandro Morreale Amministratore
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Maddmax1
Moderatore

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Città: Southwest Montana
380 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2014 : 17:05:16
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| Paolo Esse ha scritto:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Originally posted by Alessandro
Ogni tipo di budello conferisce al salume caratteristiche diverse
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| Aggiungerei anche una differenza tra l'utilizzo di budello fresco, cioè appena estratto dal maiale (pratica, peraltro, non del tutto compatibile con il Regolamento CE N. 853/2204) e di budello conservato sotto sale (o essiccato). La differenza, percepibile anche nel sapore generale dell'insaccato, sta soprattutto nel fatto che il budello fresco fermenta assieme alla carne che contiene, mentre il budello salato è già sostanzialmente fermentato...
P.S.: ovviamente, ma è un'opinione del tutto personale, trovo che i salami insaccati nel budello fresco (opportunamente trattato) abbiano un sapore molto migliore rispetto a quelli insaccati nel budello salato.
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Un’ osservazione interessante che mi ha ispirato a dare un’ occhiata alla letteratura sull’ argomento. Sembra che alcuni insaccati, soprattutto dell’ area mediterranea, siano caratterizzati da una microflora che esiste all’ interfaccia Probiotici/Patogeni le cui relazioni, alla luce delle recenti scoperte sull microbioma, sono confuse e fluide (cioe’, nessuno ci capisce un caciucco). Ho selezionato una manciata di articoli dei quali si puo’ leggere il riassunto, ed in alcuni casi il testo intero, su www://pubmed.gov Lett Appl Microbiol. 2009 Sep;49(3):411-4. -Population structure and safety aspects of Enterococcus strains isolated from artisanal dry fermented sausages produced in Argentina.Fontana C, Gazzola S, Cocconcelli PS, Vignolo G. -Identification and characterization of Enterococcus spp. in Greek spontaneous sausage fermentation. Paramithiotis S, Kagkli DM, Blana VA, Nychas GJ, Drosinos EH.J Food Prot. 2008 Jun;71(6):1244-7. -Appl Environ Microbiol. 2008 May;74(9):2740-50. doi: 10.1128/AEM.02267-07. Epub 2008 Feb 22.Modeling the aminogenic potential of Enterococcus faecalis EF37 in dry fermented sausages through chemical and molecular approaches.Gardini F, Bover-Cid S, Tofalo R, Belletti N, Gatto V, Suzzi G, Torriani S. -Enterococci in foods--a conundrum for food safety.Franz CM, Stiles ME, Schleifer KH, Holzapfel WH.Int J Food Microbiol. 2003 Dec 1;88(2-3):105-22. Review. Maddmax
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Tutto cio' che e' semplice e' utile e tutto cio' che e' utile e' semplice. Mikhail Kalasnikov |
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Alessandro
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Stato: Italy
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1512 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2014 : 17:32:42
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| Maddmax1 ha scritto: Sembra che alcuni insaccati, soprattutto dell’ area mediterranea, siano caratterizzati da una microflora che esiste all’ interfaccia Probiotici/Patogeni le cui relazioni, alla luce delle recenti scoperte sull microbioma, sono confuse e fluide (cioe’, nessuno ci capisce un caciucco).
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Se parliamo di enterococcus, direi che è più probabile trovarne in budelli freschi che in quelli opportunamente trattati ;-) |
Alessandro Morreale Amministratore
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Maddmax1
Moderatore

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Prov.: MT
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380 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2014 : 18:12:49
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La pratica familiare piu' comunemente utilizzata nel bacino del Mediterraneo per "preparare' i budelli e' quella di lavarli con acqua ed aceto il che non e' sicuramente sufficiente ad azzerarne la carica microbica, soprattutto quella dei Gram+ tolleranti alle condizioni moderatamente acide (gli enterococchi sono batteri lattici) ed in presenza di sale. Maddmax |
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Maddmax1
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Stato: USA
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380 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2014 : 18:18:28
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... cioe' mi domandavo se le qualita' organolettiche di cui parla Paolo siano dovute ad un inoculo naturale, anche perche' qualche tempo fa avevo letto un articolo in cui veniva descritto l' uso di starter monoflora di Enterococcus faecium per fermentare la carne. Non l' ho salvato perche' mi ricordo che la carne si conservava ma non avevano fatto commenti sulle qualita' organolettiche. Madddmax |
Maddmax1 Southwest Montana
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Alessandro
Amministratore

Stato: Italy
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Città: Asti
1512 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2014 : 18:42:10
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che io sappia, se per starter intendi agenti fermentanti al di fuori di vino e zucchero, non credo che ne faccia uso, ad ogni modo aspettiamo sue delucidazioni  |
Alessandro Morreale Amministratore
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Maddmax1
Moderatore

Stato: USA
Prov.: MT
Città: Southwest Montana
380 Messaggi |
Inserito il - 21 feb 2014 : 16:49:37
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Quello che intendevo dire e' che i batteri lattici che sopravvivono agli opportuni trattamenti (lavaggio, vino, aceto ...) nello strato di muco molto probabilmente costituiscono uno starter naturale. Che rimangano dei batteri lattici nello strato di muco dell' intestino lo so per certo perche' li ho isolati (per lavoro) dall' intestino di bisonte. Probabilmente la salatura a lungo termine abbatte questa microflora e questo spiegherebbe perche' gli intestini freschi generano un prodotto migliore. Maddmax |
Maddmax1 Southwest Montana
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Paolozanza
Utente

Stato: Belgium
30 Messaggi |
Inserito il - 11 gen 2015 : 12:39:49
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Ciao a tutti, Ho una domanda che mi frulla in testa da un pó, avete mai considerato la possibilità di usare la pelle di pollo cucita come budello? Da principiante non mi vergogno di fare domande che possano suonare strane devo togliermi il dubbio ragazzi, ma prima di provare chiedo a voi per evitare d'intossicarmi!
Grazie! ciao Paolo |
Modificato da - Paolozanza in data 11 gen 2015 13:42:56 |
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piero75
Utente

Stato: Italy
Prov.: Ragusa
Città: ragusa
8 Messaggi |
Inserito il - 12 gen 2015 : 12:49:15
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salve volevo sapere se qualcuno conosce la giusta procedura per purile tutti i vari tipi di budella presenti nel maiale, grazie |
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brunodelpoggio
Utente

Stato: Italy
Prov.: Siena
Città: Montisi
17 Messaggi |
Inserito il - 20 gen 2015 : 13:20:31
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| piero75 ha scritto:
salve volevo sapere se qualcuno conosce la giusta procedura per purile tutti i vari tipi di budella presenti nel maiale, grazie
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Nessuno sa nulla? Io ricordo che dopo svuotati li lavavano con sapone di marsiglia piu volte da ambo le parti e li lasciavano in bagno con aceto diluito in acqua calda.
Altre notizie?
Bruno |
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marco.melli
Utente

Stato: Italy
Città: verbania
3 Messaggi |
Inserito il - 21 gen 2015 : 09:48:09
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io per togliere ogni dubbio ho aggiunto sale, messo sotto vuoto e congelato. Quando l'ho usato l'anno dopo era perfettissimo.
ciao
| Alessandro ha scritto:
| checcofiacco ha scritto:
Se qualche esperto vuole essere così gentile da rispondermi, gli sarei infinitamente grato. Grazie
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Ciao, hai avuto due pareri in data 18 Apr e 22 Apr, detto questo, il mio te lo reinserisco 
"Direi che normalmente non è necessario procedere con il congelamento: sotto sale si conservano per moltissimo tempo. Detto questo direi che potrai tranquillamente usarli il prossimo autunno decongelandoli lentamente,immersi in acqua e lasciandoli in frigorifero un paio di giorni, in modo da non sfibrarli"
Alessandro
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Maddmax1
Moderatore

Stato: USA
Prov.: MT
Città: Southwest Montana
380 Messaggi |
Inserito il - 21 gen 2015 : 14:21:37
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Beh, diciamo che sarebbe infinitamente piu' utile alla sostanza di questo thread se qualcuno che ha la possibilita' di farlo sperimentasse uno dei tanti metodi postati e ci raccontasse i risultati, magari con qualche foto. Tanto per buttare li' un' altra TEORIA forse si potebbe usare anche il liquido biliare diluito (che e' un detergente naturale) per poi sciacquarlo. Per quanto la durata dei budelli naturali sotto sale posso garantire senza tema di essere smentito che sono stabili nel frigorifero indefinitamente, cioe' almeno per 3-4 anni. Maddmax |
Maddmax1 Southwest Montana
Tutto cio' che e' semplice e' utile e tutto cio' che e' utile e' semplice. Mikhail Kalasnikov |
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Alessandro
Amministratore

Stato: Italy
Prov.: Asti
Città: Asti
1512 Messaggi |
Inserito il - 29 gen 2015 : 01:42:33
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il grasso del pollo tende ad irrancidire più facilmente di quello del maiale, quindi non credo sia molto utilizzabile, se non per prodotti da cuocere o di breve stagionatura. C'è un'eccezione con i salami d'oca, insaccati nel collo dell'animale.

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Alessandro Morreale Amministratore
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gspgsm
Utente

Stato: Italy
Città: Marostica
11 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2021 : 09:56:17
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Nel post non vengono considerati i budelli "collati", che sono naturali, non sintetici come qualcuno crede. Qualche opinione? | Messaggio di Paolo Esse
I budelli naturali, che possono essere suini, bovini, ovicaprini ed equini, sono ricavati da diverse parti dell'intestino. I più diffusi sono:
- il budello torto, definito anche baggetta (ma anche bagetta, vianella, ecc.). E' in pratica l'intestino tenue, ed è adatto per salami di piccole dimensioni e per varie tipologie di salsiccia. E' probabilmente il tipo di budello più facile da reperire. Per le salsicce sottili destinate al consumo fresco di solito si utilizza quello ovino, mentre per salumi come i cacciatorini o le salsicce di dimensioni più generose (anche destinate alla stagionatura) viene utilizzato quello suino o bovino (talvolta chiamato "torta").
- il budello diritto o filzetta (*), che è ricavato dalla prima parte dell'intestino retto dei suini ed è utilizzato per buona parte dei salumi destinati a stagionature medio-lunghe. Da non confondere con il "dritto bovino", che è invece il colon (ovviamente dei bovini).
- il budello gentile, ricavato dall'ultima parte dell'intestino retto, è destinato solitamente a salumi di pregio come il Felino. Viene definito anche "budello della rosa".
- il budello cieco noto anche come muletta o bondeana, ricavato appunto dall'intestino cieco, viene utilizzato per avvolgere salumi quali la coppa ma anche in alcuni casi i cotechini.
- il budello crespone, ottenuto dall'intestino crasso.
(*) Con il termine "filzetta" vengono localmente indicati anche budelli ricavati dall'intestino crasso, ed anzi alcuni salumi quali il Varzi, il Nobile dei colli Tortonesi, il Salame Cuneo, hanno tra le loro tipologie anche una "filzetta", che è un salame di dimensione intermedia all'interno della gamma della specifica tipologia.
Oltre ai budelli esistono altri involucri utilizzati per insaccare i salumi:
- La Vescica di maiale oppure di bovino. Quella di maiale è utilizzata per salumi tipici quali la salama da sugo ferrarese, il culatello e in alcuni casi anche la 'nduja calabrese. La vescica bovina invece viene riservata all'insaccatura di mortadelle di pregio.
- La cotenna viene utilizzata per alcuni insaccati destinati alla cottura (tricorno e cappello del prete). La cotenna delle zampe, comprendente anche le ossa del piede, viene invece utilizzata per insaccare gli zamponi.
Infine esistono (e sono ampiamente utilizzati dall'industria) i budelli artificiali.
I budelli artificiali rappresentano un ripiego per il Salumificatore Casalingo, visto che ove è possibile è sempre meglio utilizzare budelli naturali. Tuttavia in qualche caso, ad esempio quando si ha la necessità di budelli di dimensioni particolarmente generose, il budello artificiale può rappresentare una soluzione. Questo tipo di involucro può avere varie origini, ed essere a base di collagene, di cellulosa o addirittura di materiale plastico.
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gspgsm
Utente

Stato: Italy
Città: Marostica
11 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2021 : 09:58:14
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Qualche opinione sui budelli "collati", che sono sempre naturali, non sintetici come qualcuno crede? | Messaggio di Paolo Esse
I budelli naturali, che possono essere suini, bovini, ovicaprini ed equini, sono ricavati da diverse parti dell'intestino. I più diffusi sono:
- il budello torto, definito anche baggetta (ma anche bagetta, vianella, ecc.). E' in pratica l'intestino tenue, ed è adatto per salami di piccole dimensioni e per varie tipologie di salsiccia. E' probabilmente il tipo di budello più facile da reperire. Per le salsicce sottili destinate al consumo fresco di solito si utilizza quello ovino, mentre per salumi come i cacciatorini o le salsicce di dimensioni più generose (anche destinate alla stagionatura) viene utilizzato quello suino o bovino (talvolta chiamato "torta").
- il budello diritto o filzetta (*), che è ricavato dalla prima parte dell'intestino retto dei suini ed è utilizzato per buona parte dei salumi destinati a stagionature medio-lunghe. Da non confondere con il "dritto bovino", che è invece il colon (ovviamente dei bovini).
- il budello gentile, ricavato dall'ultima parte dell'intestino retto, è destinato solitamente a salumi di pregio come il Felino. Viene definito anche "budello della rosa".
- il budello cieco noto anche come muletta o bondeana, ricavato appunto dall'intestino cieco, viene utilizzato per avvolgere salumi quali la coppa ma anche in alcuni casi i cotechini.
- il budello crespone, ottenuto dall'intestino crasso.
(*) Con il termine "filzetta" vengono localmente indicati anche budelli ricavati dall'intestino crasso, ed anzi alcuni salumi quali il Varzi, il Nobile dei colli Tortonesi, il Salame Cuneo, hanno tra le loro tipologie anche una "filzetta", che è un salame di dimensione intermedia all'interno della gamma della specifica tipologia.
Oltre ai budelli esistono altri involucri utilizzati per insaccare i salumi:
- La Vescica di maiale oppure di bovino. Quella di maiale è utilizzata per salumi tipici quali la salama da sugo ferrarese, il culatello e in alcuni casi anche la 'nduja calabrese. La vescica bovina invece viene riservata all'insaccatura di mortadelle di pregio.
- La cotenna viene utilizzata per alcuni insaccati destinati alla cottura (tricorno e cappello del prete). La cotenna delle zampe, comprendente anche le ossa del piede, viene invece utilizzata per insaccare gli zamponi.
Infine esistono (e sono ampiamente utilizzati dall'industria) i budelli artificiali.
I budelli artificiali rappresentano un ripiego per il Salumificatore Casalingo, visto che ove è possibile è sempre meglio utilizzare budelli naturali. Tuttavia in qualche caso, ad esempio quando si ha la necessità di budelli di dimensioni particolarmente generose, il budello artificiale può rappresentare una soluzione. Questo tipo di involucro può avere varie origini, ed essere a base di collagene, di cellulosa o addirittura di materiale plastico.
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Maddmax1
Moderatore

Stato: USA
Prov.: MT
Città: Southwest Montana
380 Messaggi |
Inserito il - 20 feb 2021 : 22:34:22
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In termini di aderenza sono marginalmente migliori di quelli sintetici. |
Maddmax1 Southwest Montana
Tutto cio' che e' semplice e' utile e tutto cio' che e' utile e' semplice. Mikhail Kalasnikov |
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